a cura di Francesca Fiorelli Malesci
Giovedì 22 settembre ore 15.45 Auditorium al Duomo Via de’ Cerretani 54r
Giovedì 29 settembre ore 15.45 Villa Il Palmerino Via del Palmerino n. 6
Promossa dall’Associazione Amici dei Musei di Palazzo Davanzati e Casa Martelli
in collaborazione con Arciconfraternita della Misericordia di Firenze-Archivio Storico, Comitato Fiorentino per il Risorgimento, Amici del Museo Stibbert, Il Foyer-Amici della Lirica di Firenze, Associazione Dimore Storiche Italiane-Sezione Toscana, Amici degli Allori, Amici di Palazzo Pitti
L’idea di Firenze. Relazioni fra la cultura fiorentina e quella europea nel XIX e XX secolo a cura di Francesca Fiorelli Malesci
prima giornata:
“Iscriveremo i nomi degli uomini et donne della città e del contado”. Fiorentini e forestieri nell’archivio della Misericordia. Barbara Maria Affolter e Laura Rossi, Archivio storico Arciconfraternita della Misericordia
Giovanni Verga nei caffè e nei salotti fiorentini nel clima internazionale di Firenze capitale
Alessandra Campagnano, Comitato Fiorentino per il Risorgimento
Il cosmopolitismo di Frederick Stibbert Enrico Colle, Direttore Museo Stibbert
Schlatter decadenza e rinascita. La storia dimenticata di una famiglia tra Svizzera e Italia. Alessandra Schlatter, Presidente Associazione Casa Museo Schlatter
L’idea di Firenze per il XXI secolo. I luoghi parlanti: raccogliere e tramandare la memoria Carlotta Del Bianco, Presidente della Fondazione Romualdo Del Bianco
Intervento musicale con la pianista Mina Yasuda a cura de Il Foyer – Amici della Lirica di Firenze.
seconda giornata:
L’internazionalità delle famiglie fiorentine: le residenze sui colli di ‘qua d’Arno’ Silvestra Bietoletti, storica dell’arte
“L’idea di Firenze” a Villa La Pietra, memorie di personaggi e ambienti. Francesca Baldry, Curatrice collezione Acton-New York University Firenze
Vernon Lee: arte, attivismo e tradizione tra Firenze e l’Europa Elisa Bizzotto, Università Iuav di Venezia
Conversazione con l’autriceAlessandra Jatta e Claudio Di Benedetto dialogano di Foglie sparse (Voland, 2022).
Venute da lontano: donne agli “Allori” Grazia Gobbi Sica, Presidente Amici degli Allori; Lucia Tonini, Università di Pisa
Americani a Firenze Carlo Sisi, Presidente Amici di Palazzo Pitti
Nelle due giornate d’incontro si approfondisce il variegato universo di presenze straniere che hanno contrassegnato la storia di Firenze, dal passaggio dei “gran turisti” del XVIII e XIX secolo, fino ai primi decenni del XX. Le più diverse testimonianze artistiche e culturali hanno trovato sintesi nella storia della città, contribuendo così a definirne l’immagine pubblica. Con questi appuntamenti si vuole rilanciare il tema dell’apertura internazionale e dell’incontro storico fra fiorentini e forestieri.
Luogo principe di cultura europea, Firenze ha attratto artisti, poeti, scrittori, intellettuali, uomini e donne di ogni parte del mondo, che, nei decenni a cavallo fra Otto e Novecento, l’hanno eletta a loro residenza venendo ad essere così parte delle loro vite, e la città specchio delle stesse, “mantenendo vivo il ricordo del loro passaggio e del loro risiedervi … con quanto di irripetibile hanno portato con sé” (Maurizio Bossi, L’idea di Firenze, Gabinetto G. P. Vieusseux, 1986).
In questo contesto i cittadini del mondo incontrano le antiche istituzioni, come l’Arciconfraternita della Misericordia, dove troviamo “forestieri” fra gli iscritti e le iscritte fin dai tempi più remoti, basti l’esempio dei servizi resi ai “lanzichenecchi”, e i luoghi della socialità, che quest’anno ricordiamo nel centenario della morte di Giovanni Verga, presente nei vivaci e colti ritrovi delle tante salonnières. Un mix culturale che diviene trama e ordito della città negli anni Ottanta del secolo, aperto a poetiche d’avanguardia.
Le ormai consuete figure di Frederick Stibbert, degli Acton, di Carlo Adolfo Schlatter e, allargando lo sguardo sulle colline, di Bernard Berenson e Gabriele D’Annunzio, nelle tante ville che sui colli di ‘qua d’Arno’, alle pendici di Fiesole, ospitano poeti, artisti e letterati. Fra questi, nella splendida cornice de Il Palmerino, la scrittrice inglese Violet Paget, nom de plume Vernon Lee, la cui opera ha ben messo in luce l’impegno a favore della città e della cultura toscana. Anche nelle classi abbienti fiorentine i matrimoni misti furono assai frequenti; erano spesso esponenti dell’aristocrazia cittadina, o della finanza, a sposare giovani ereditiere straniere, favorendo un connubio fra blasone e capitale. Ne è un esempio l’unione fra John Temple Leader e Maria Luisa de’ Leoni, i proprietari del castello di Vincigliata, dimora fra le più note fra quelle erette sulle colline fiesolane, divenute nel corso del XIX secolo luogo prediletto di personalità straniere.
Oggetto del dialogo con l’autrice sarà l’ambiente russo-fiorentino, e i tanti legami familiari sorti fra Otto e Novecento, tema del volume Foglie sparse (Voland 2022) di cui ci parlerà l’autrice Alessandra Jatta che, intervistata da Claudio Di Benedetto, racconterà la storia, tutta al femminile, della sua famiglia materna, in fuga durante le tragiche vicende della Rivoluzione d’ottobre. Russia, agosto 1917: la rivoluzione avanza, Ol’ga Pavlovna Olsufieva decide di partire con i cinque figli dalla tenuta di campagna vicino Mosca, dove si è rifugiata. Sullo sfondo la Prima guerra mondiale, i bolscevichi, Rasputin, assassini, malattie e diseguaglianze sociali, le gesta della famiglia e i loro rapporti con gli zar. Destini incrociati, ma diversi, quelli dei Romanov e degli Olsufiev: lo zar e la sua famiglia verranno uccisi nel luglio del ’18 negli Urali, gli Olsufiev raggiungeranno Firenze nel marzo del 1919.
Guardando poi oltre oceano, la città ospiterà, fra il 1885 e il ’90, due collezionisti americani: Egisto Paolo Fabbri e Charles Alexander Loeser. Sarà Carlo Sisi, che già aveva preso parte alla illustre compagnia di studiosi che nel 1986 avevano tracciato “L’idea di Firenze”, a parlarne in Gli americani a Firenze.
Ricordando gli studiosi che avevano partecipato all’iniziativa del 1986, citando sir Harold Acton, sarà Francesca Baldry, oggi curatrice a Villa La Pietra, che analizzando le Memorie di Harold, stese proprio per il convegno L’Idea di Firenze, ricostruisce i protagonisti, le abitudini, i gusti e gli intrecci culturali di quel mondo internazionale.
Il Cimitero degli Allori sarà poi l’ultima “residenza” di molti stranieri che di Firenze scelsero di fare la “casa della vita”. Fra questi spiccano le figure femminili di Jessie Taylor Hillebrand, inglese, compagna e moglie dell’intellettuale tedesco Karl Hillebrand, musicista, musicologa, rese Firenze centro di avanguardia per la cultura europea; e così pure Ludmilla Assing, letterata tedesca che, fuggita dalla Germania, nel suo salotto fiorentino di ispirazione democratica, riunì personalità legate al mondo letterario e a quello dei fuorusciti politici europei.
Anche tante donne, della vasta comunità russo fiorentina, trovarono l’ultima dimora agli Allori: Larissa Smirnova Poggio, e sua figlia Varvara Poggio Vysockij, venivano da Irkutsk, moglie e figlia di Alessandro Poggio, nato a Odessa da famiglia di origini italiane; Sofia Bezobrazova De Gubernatis, nata nel 1834 a Kiev e morta a Firenze nel 1907, in viaggio in Italia con i cugini Bakunin che raggiungevano Michail a Firenze. Negli anni Sessanta, Sofia sposa Angelo De Gubernatis, illustre orientalista, letterato e pubblicista; fu lei che lo introdusse alla cultura russa insegnandogli la lingua.
Infine, per il XXI secolo, si parla di Luoghi Parlanti.
Il programma nasce come strumento di narrazione innovativa dei territori per implementare l’accoglienza dei visitatori. Stimola la scoperta della destinazione prescelta attraverso il racconto fatto da coloro che la vivono e ne conoscono le particolarità. Luoghi Parlanti® è un dispositivo narrativo che racconta un territorio in maniera semplice ed originale attraverso le voci di chi lo abita. Utilizza immagini, parole, video e testimonianze indigene, per creare una connessione con le comunità locali, ispirando modalità di viaggio rispettose e sostenibili, alla scoperta di esperienze e destinazioni quasi sconosciute ai circuiti tradizionali.
CV dei relatori
Barbara Maria Affolter e Laura Rossi, archiviste ed esperte conoscitrici dell’ Archivio storico dell’Arciconfraternita della Misericordia di Firenze; Alessandra Campagnano, delComitato Fiorentino per il Risorgimento con ampia bibliografia su temi ed argomenti risorgimentali; Enrico Colle, Direttore del Museo Stibbert; Alessandra Schlatter, Presidente dell’Associazione e conservatrice della Casa Museo Schlatter; Carlotta Del Bianco, Presidente della Fondazione Romualdo Del Bianco e del movimento life Beyond Tourism, ideatrice del progetto Luoghi parlanti;
Silvestra Bietoletti, storica dell’arte con amplissima bibliografia sull’arte e la storia dell’Ottocento; Francesca Baldry, storica dell’arte curatrice della collezione Acton-New York University Villa la Pietra;
Elisa Bizzotto, insegna letteratura inglese all’Università Iuav di Venezia, fra le numerose pubblicazioni ha curato i volumi su Vernon Lee (2006 e 2014, entrambi con Serena Cenni);
Claudio Di Benedetto, già nel Ministero dei Beni Culturali ha diretto la Biblioteca degli Uffizi
Alessandra Jatta, laureata alla Sapienza in Storia dell’Europa Orientale e alla Sorbonne in letteratura francese – ” Foglie sparse ” è il suo primo romanzo.
Grazia Gobbi Sica, architetto, autrice di ” In loving memory ” è Presidente degli Amici degli Allori.
Lucia Tonini , si occupa di cultura ed arte russa dell’Ottocento e primo Novecento ed insegna all’Università di Pisa.
Carlo Sisi, Presidente degli Amici di Palazzo Pitti, già Direttore della Galleria d’Arte Moderna a Palazzo Pitti ed attuale Presidente della Accademia di Belle Arte di Firenze